Trasmissione radiofonica Qui Pianeta Terra. Conducono in studio Mauro Caruso e Ludovica Di Chiara Siamo ad una svolta della storia dell’umanità palese in cui si presentano tutti insieme i conti che l’umanità ha accumulato nei corsi degli ultimi 4 secoli. Siamo difronte, dice Giulietto ad una situazione di crisi senza precedenti…Negli ultimi 4 secoli, l’uomo, ha turbato l’universo…..siamo ormai in debito grave nei confronti della nostra terra.
La consumiamo e distruggiamo, consumiamo più di quello che il sistema è in grado di riprodurre e la distruggiamo introducendo in questo sistema circolare cose che non sono infinite, non naturali come il denaro. La parola crisi, chiarisce Giulietto non corrisponde a quello che sta accadendo… la crisi fa pensare ad una cosa ciclica, si dovrebbe parlare invece di collassi.
Noi siamo all’inizio di una serie di collassi, cioè non c’è una crisi lineare, non cresce linearmente..ad un certo punto si rompe. Se si prende ad esempio una trave d’acciaio potentissima e molto resistente, una rotaia del treno.. la si appoggia su due pile di mattoni e cominci a caricarci sopra un peso, un altro, un terzo, un quarto, ci sarà tutta una lunga fase in cui la trave è la trave…così come il nostro mondo è il nostro mondo.
Poi ad un certo punto quando carichi un peso superiore alle possibilità di rendere di tenuta della trave, la trave si rompe ed in quel momento non è più una trave, è un’altra cosa…si è rotta e viene giù tutto.
Un collasso è questo … quando c’è un salto di continuità, si rompe..il nostro pianeta si rompe, lo stiamo rompendo…e quando si è rotto è finito, dopo sarà un altra cosa ma non la trave. Non sarà più come prima. Pensare che tutto se ne andrà a posto con i secoli, continua Giulietto con i decenni è una cosa sbagliata perché i collassi avvengono all’improvviso, hanno già cominciato ad avvenire. Noi non li abbiamo chiamati ed individuati così ma sono collassi. Noi continuiamo a vivere nell’illusione che tutto sarà come prima e ci sbagliamo profondamente, tutto non sarà come prima, anzi peggio….
INTERVISTA A : GIULIETTO CHIESA-giornalista
