Puntata pilota della trasmissione “Diteci perchè” condotta in studio da Mauro Caruso e Ludovica Di Chiara. La Trattativa Stato-mafia è stato il tentativo di accordo tra Cosa Nostra e rappresentanti delle Istituzioni Italiane nel biennio ’92-’93. La mafia siciliana che faceva capo a Totò Riina e Bernardo Provenzano cercò di barattare la fine degli attentati dinamitardi di quel periodo con l’allentamento del regime carcerario duro (art. 41 bis della Legge 26 luglio 1975, n. 354) esteso ai reati di mafia in seguito alla strage di Capaci del maggio ‘92, in cui fu ucciso il giudice Giovanni Falcone, sua moglie e i tre agenti della scorta. Oggi sulla “trattativa Stato-Mafia” c’è un processo in corso. Per la prima volta in 150 anni di fenomeno mafioso, i giudici sono riusciti ad ottenere un risultato strordinario, cioè mettere alla sbarra uomini mafiosi, come Riiina Provenzano ed altri e uomini dello stato….
Stiamo parlando di ex ministri degli interni, senatori, generali dei carabinieri, cioè le istituzioni dello stato italiano.
Il capo di imputazione per gli uomini di stato ed anche per la mafia è: ATTENTATO AL CORPO POLITICO DELLO STATO.
INTERVISTE A: SABINA GUZZANTI – regista film la Trattativa
GIORGIO BONGIOVANNI-direttore AntimafiaDuemila
GASPARE MUTOLO – collaboratore di giustizia
ANNA PETROZZI – caporedattore AntimafiaDuemila
