Il video di Montaggio della Macchina di Majorana
PDF con tutte le descrizioni tecniche delle varie parti del montaggio
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Rolando Pelizza, nato nel 1938 a Chiari, Lombardia, da una famiglia benestante, è stato attivo nel commercio di calzature prima di ampliare i suoi orizzonti economici, aprendo uffici a Roma e stabilendo rapporti commerciali in Europa, soprattutto in Spagna e Svizzera.
Nel 1976, ingiustamente imprigionato per presunto coinvolgimento in un sequestro di persona, Pelizza ha subito un tracollo economico. Rilasciato e successivamente assolto, nel 1989 ha condotto esperimenti su una piattaforma in montagna, dimostrando la capacità di annichilire rocce con una macchina da lui costruita, basata sull’antimateria.
I suoi esperimenti e trattative con governi (USA, Italia, Belgio, NATO) hanno suscitato interesse per la sua invenzione. Pelizza ha dimostrato non solo la capacità di distruggere con la sua macchina, ma anche di generare energia a costo zero.
Nonostante offerte economiche allettanti, Pelizza ha rifiutato di cedere l’invenzione per timore di un uso bellico. Nel 1982, con un mandato di cattura internazionale, si è rifugiato all’estero per quasi dodici anni.
Tornato in Italia nel 1993, Pelizza ha continuato le sue costose ricerche nonostante difficoltà finanziarie. Ha affermato di aver conosciuto il fisico Ettore Majorana e di essere stato coinvolto nella costruzione di una macchina basata sulla teoria atomica di Majorana.
Questo inventore ha subito pressioni psicologiche, intimidazioni e ricatti, rendendo difficile una prova ufficiale della sua invenzione. Nonostante ciò, Pelizza, desideroso di utilizzare la macchina a beneficio di tutti, continua a sperare nel raggiungimento del suo obiettivo, con recente interesse della Santa Sede per un utilizzo pacifico della tecnologia a vantaggio delle popolazioni svantaggiate.
Clicca qui per leggere la lettera originale di Rolando Pelizza.
